Forzare il caos della psiche a ordinarsi nella coerenza di una trama narrativa, costringere in una forma ciò che sostanzialmente ne è privo: questo l’intento ricorrente e dichiarato dei romanzi di Nicole Krauss, scrittrice americana le cui radici ebraiche, incarnate nel padre che visse a lungo in Israele, si fanno più evocative via via che il tempo avanza, sebbene l’elemento autobiografico fosse presente da sempre. Anche gli imprevedibili risultati che nascono dalla combinazione apparentemente casuale, o dettata da associazioni mentali non governabili, di elementi narrativi eterogenei sono il precipitato di una scommessa più volte esplicitata dalla scrittrice statunitense, che sembra...