«Troveremo una soluzione per dire con più chiarezza che drogarsi non è lecito. Ma il carcere per i tossicodipendenti, quello no. In coscienza non mi sento di arrivarci. E per la verità mi sembra non ci pensino neanche i socialisti». Così dichiarava, certamente in buona fede, Rosa Russo Iervolino, madre della disciplina sulle droghe all’epoca in discussione («la Repubblica», 30-31 ottobre 1988). Il numero di quanti sono finiti in galera per quella legge in un quarto di secolo (sic!), nonostante le mitigazioni introdotte dal referendum del 1993 e, all’opposto, grazie anche alla recrudescenza portata dalla legge Fini-Giovanardi del 2006, è...