Non ci è riuscita neppure la lunga serie televisiva, sebbene talvolta ci sia andata vicina, a restituire l’idea di movimenti e di impatti che rendono le pagine del manga di Dragonball una negazione cartacea della staticità, creando l’illusione di una potenza vettoriale unica nella storia del fumetto.
Inventato e disegnato da Akira Toriyama, che ha iniziato a pubblicarlo nel 1984, Dragonball è un’epopea di formazione marziale, sentimentale e etica animata da personaggi che sono diventati stelle universali oltre i confini nipponici, icone dell’immaginario la cui fama scintilla ancora adesso, trascorrendo da una generazione all’altra.

Tuttavia mai prima di oggi abbiamo potuto ammirare la stessa lirica del moto che scaturisce dai disegni di Toriyama nelle opere ad esse ispirate: anime, videogiochi e lungometraggi. A ripristinare quella forza pittorica ci riesce «quasi» ma con efficacia inedita Dragonball Fighterz, sviluppato da Arc System Works e pubblicato da Namco-Bandai per Playstation 4, XBox One e Microsoft Windows, un videogame appartenente al genere ormai classico del «picchiaduro a incontri» dalla natura bidimensionale, in questo caso a due dimensioni e mezzo, per la sua tensione a ricreare una profondità resa possibile dagli artifici della computer graphic.

Dragonball Fighterz, in qualunque delle innumerevoli modalità offline e online lo si esperisca, è strabiliante nel riprodurre i dettagli ipercinetici e iperbolici di mosse marziali dall’impatto devastante, esplosioni policromatiche dal fulgore che potrebbe apparire astratto nel suo perpetuo mutare da una forma luminosa all’altra ma che invece è calcolato ad arte e riconoscibile soprattutto da chi è cresciuto con la saga. In scontri la cui frenesia non esclude il tecnicismo di complesse combinazioni da memorizzare ed eseguire attraverso un necessario virtuosismo digitale, si combatte in arene ridotte ma dall’indubbio fascino iconografico e l’occhio rimane soggiogato, talvolta travolto da tanta abbondanza di forme, vettori e colori, senza perdere mai il controllo, intravedendo la grazia nel caos, la coreografia nella lotta.

Gestiamo non troppi (ma altri si aggiungeranno con le future espansioni) personaggi indimenticabili: dal verde e solo inizialmente malevolo Piccolo al mefistofelico Vegeta, da Trunks con la sua spada all’esile Crilin, dal perfido Frezeer al dio della distruzione Beerus. E ovviamente c’è Son-Goku, il vero protagonista di questa saga corale che dura da più di trent’anni, il bambino da un altro mondo che abbiamo visto crescere e trasformarsi, diventando sempre più forte per salvare gli universi con il suo coraggio e la sua bontà.
Imperdibile per gli appassionati della smisurata invenzione di Toriyama, Dragonball Fighterz è un «picchiaduro» eccellente e ricco, capace di indurre al sogno e alla nostalgia il neofita come l’esperto e portarlo o ricondurlo con poesia e frenesia all’interno di una fiaba inesauribile.