«Il tempo stringe. Il governo Renzi ha dichiarato guerra a quella parte della società che da anni è costretta a pagare i costi della crisi», dice Fabio, gesticolando nevrotico sulla sedia. «Con un bombardamento massivo senza precedenti sul mondo della formazione e del lavoro», continua lo studente della Sapienza, soppesando lo sguardo sulle decine di volti appollaiati in sala. Il manifesto all’entrata ritrae un personaggio singolare, giacca e cravatta e sorriso sdentato, con un cartello tra le mani: «Merito. Im lovinit! La cattiva scuola di Renzi. Discussione pubblica sulla riforma». Communia, via dello Scalo San Lorenzo 33. Le sette di...