Il coronavirus è riuscito a cambiare le carte anche sul tavolo delle regionali marchigiane in programma a settembre. Agli esordi della pandemia, dopo una settimana di guerra a colpi di ordinanze e ricorsi al Tar con il governo, il presidente Luca Ceriscioli, già inviso ai vertici nazionali del Pd, aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato. Cento giorni dopo, «il Cè» sembra averci ripensato: «Sono a disposizione», ha detto chiaro e tondo, gettando nel panico il suo partito e offrendo agli alleati materia consistente per riaprire delle trattative in realtà mai chiuse davvero, anche perché in mezzo c’è stato il...