Io mi chiamo Pasquale Cafiero e son brigadiero del carcere dè Capua-Vetere-Santa-Marìa che è casa mia dal ’73, ma al centesimo altro pestaggio alla sera mi sento uno straccio, per fortuna che al braccio speciale/c’è un boss criminale, che tratto da re. Nelle celle degli altri, i «comuni» ci stano drogati immigrati e ricchiò, che ca’ scusa dellà pandemia qui a Santa-Maria hanno fatto i falò con l’interno dei materassi e ora dormono sopra ai sassi, e le visite delli parenti a ’sti quattro fetienti, levate le ho. Mi cercavano le mascherine/ il gel, il sapone, ma chiè che cell’hà?...