A dispetto di ogni apparenza contraria, è questo il momento per non limitarsi a una sommatoria di bonus, una tantum, ristori compensativi dei maggiori costi energetici e, viceversa, lanciare una grande iniziativa di politica economica per un “nuovo modello di sviluppo” trainato da un Piano straordinario per la “creazione diretta di lavoro”. Premono le avvisaglie inflazionistiche e di frenata della crescita accentuate dalle drammatiche ripercussioni economiche dell’aggressione russa all’Ucraina. E milita in favore di una tale mobilitazione il fatto che, nei tre anni passati, l’infierire del Covid ha fatto crescere, in Italia come in Europa, la fiducia del lavoratori nei...