Dimitris Papaioannou è probabilmente il maggior genio oggi della scena europea. Con la sua strumentazione da arte povera, con i suoi oggetti e materiali elementari, che paiono sottratti ad un cantiere, con un occhio, suadente e rapace, in grado di agguantare i linguaggi più diversi dell’arte contemporanea, crea le sue perfomance tanto esteriormente povere quanto mirabolanti, impregnate di un retaggio arcaico ma con uno sguardo alla fantascienza. Tutto questo grazie a performer straordinari quanto all’apparenza anonimi, in questo caso tutti in abito scuro, spiegazzato e segnato di impronte gessose sulle spalle. Anche lui, che come il mago di ogni favola...