Tra le priorità degli “Stati generali” promossi dal presidente del consiglio c’è “Un paese completamente digitale”. Ed è giusto che sia. Finalmente. Come si è visto nei giorni della pandemia, più di un terzo (ma sicuramente è una percentuale in difetto) delle studentesse e degli studenti non era in grado di partecipare all’e-learning. Talvolta per la mancanza in casa di un computer, spesso per debolezza o assenza della connessione. Insomma, il re è nudo. Al di là della quantità mostruosa di convegni e dibattiti, nonché dei vari digital champions, la cruda realtà dei dati è tremenda: la copertura del territorio...