Tre anni fa, all’epoca della rielezione di Giorgio Napolitano, la piazza urlava «Ro-do-tà», i capigruppo erano Roberta Lombardi e Vito Crimi, e quest’ultimo dovette farsi prestare il megafono dagli attivisti dei centri sociali accorsi in piazza Montecitorio. Finì che i portavoce grillini capirono che quella piazza non potevano controllarla, accolsero l’invito della Digos ad andarsene a casa e dissero a Beppe Grillo di non venire a Roma. Ora invece il personale pentastellato porta due casse e un microfono per arringare la piccola folla che si affaccia alle transenne. Sono soprattutto cinquanta-sessantenni che guardano i parlamentari come bravi ragazzi spediti alla...