Quando nell’aprile del 1938, dietro suggerimento del comune amico Walter Benjamin, Gershom Scholem e Theodor Wiesengrund Adorno s’incontrano per la prima volta a New York, è con franca diffidenza che si guardarono l’un l’altro: così, almeno, racconta Jürgen Habermas recensendo sulla «Zeit» il ricchissimo carteggio tra i due, uscito da poco in Germania a cura di Asaf Agermann: Briefwechsel (Corrispondenza), (Suhrkamp, pp. 560, euro 41,10): «Adorno, che aveva conosciuto Benjamin negli anni venti tramite sua moglie Gretel, non era privo di una certa gelosia nei confronti di Scholem, più vecchio di lui e soprattutto amico più intimo e di più...