A distanza di due mesi, il vicepremier Di Maio è tornato a Taranto per la seconda riunione del Cis, il tavolo istituzionale permanente per l’area di crisi del capoluogo ionico, istituito nel 2015 dal governo Renzi. Accompagnato dai ministri Bonisoli, Costa, Grillo, Lezzi e Trenta, Di Maio ha incontrato le massime istituzioni del territorio ionico per un vertice tecnico durato oltre quattro ore, che è servito ad aggiornare lo stato dell’arte dei 39 progetti previsti per un importo pari a 1.007 milioni di euro.

Il Cis per Taranto si è dunque rimesso in moto, dopo oltre un anno di stop: dopo l’ultima riunione presieduta dcll’ex ministro De Vincenti nella primavera dello scorso anno, il ministro dello Sviluppo economico lo ha riconvocato soltanto lo scorso 24 aprile, a quasi un anno dal suo insediamento al governo. Con il concreto rischio di perdere molti dei finanziamenti previsti. L’accelerazione impressa negli ultimi due mesi, riguarderà l’esecuzione di progetti per 500 milioni di euro, mentre sono 300 quelli spesi negli ultimi quattro anni: il percorso di riqualificazione e di riconversione economica del territorio ionico riguarda un’area molto vasta e complessa. Per la quale è stata anche istituita una Commissione Speciale, che svilupperà un progetto di internazionalizzazione dei prodotti e delle eccellenze di quest’area della provincia di Taranto.

AL SUO ARRIVO però, Di Maio ha dovuto inevitabilmente affrontare il tema del momento: la cancellazione della norma dell’immunità penale per i proprietari dell’ex Ilva di Taranto, la multinazionale ArcelorMittal, approvata nel decreto Crescita. In realtà la norma è stata riscritta, la mossa non è piaciuta a Mittal che ha annunciato la possibilità di disimpegnarsi dalla gestione del sito, mettendo contro il governo sindacati e l’intero mondo metalmeccanico italiano. Di Maio, contestato dalle associazioni ambientaliste con cartelli e magafoni, ha detto che «l’immunità è stata cancellata. Non era presente nel contratto firmato con Mittal. Non credo ci saranno problemi se il piano ambientale proseguirà nei tempi previsti com’è avvenuto finora. Io voglio che il siderurgico vada avanti con Mittal. Stiamo lavorando per tutelare tutti i diritti e gli interessi in campo».

PASSANDO AL TEMA della giornata, ad aggiornare lo stato di attuazione degli interventi sono stati i ministri presenti, oltre al commissario per le bonifiche. Il ministro dell’Ambiente Costa ha spiegato l’importanza del provvedimento del riesame dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) dell’ex Ilva adottato a maggio, dopo l’istanza del sindaco Rinaldo Melucci. Sarà realizzata una valutazione di impatto sanitario soggetta alla validazione dei dati di Ispra e Arpa Puglia e subito dopo sarà rivisitata la tipologia dei termini della produzione, con una valutazione di sostenibilità dell’Aia rispetto a una forchetta produttiva che va da 6 a 8 milioni di tonnellate di acciaio annue. Uno studio predittivo, visto che ad oggi la VdS per legge viene formulata solo a valle degli interventi del Piano Ambientale.

A seguire il ministro della Salute, Grillo, che ha relazionato sui dati aggiornati dello studio Sentieri pubblicati a maggio dall’Istituto Superiore di Sanità. Lo studio ha evidenziato un trend in aumento dei ricoveri ospedalieri per le leucemie infantili, nell’età compresa tra 0-19 anni, nel periodo 2014-2017. Per la mortalità, sia per gli uomini che per le donne, i dati sono aggiornati al 2015-2017, ma tutti i trend risultano in diminuzione, rispetto a quello regionale e nazionale. Esiste però sempre un maggior rischio per quanto riguarda il Sin di Taranto, ha riferito il ministro, comunque diminuito rispetto al periodo 2006-2013. Per poi annunciare che ogni sei mesi l’Osservatorio per la Salute istituto maggio, fornirà dati costantemente aggiornati sulla salute dei tarantini.

Il ministro della Difesa, Trenta, ha infine evidenziato l’importanza di Taranto per la Marina Militare: con il il Mibact guidato da Bonisoli, è stato firmato un protocollo per l’istituzione di un Polo Museale all’interno dell’Arsenale. Mentre il ministro per il Sud Barbara Lezzi ha ricordato l’importanza dell’istituzione della Zes ionica, come nuovo modello di sviluppo industriale per l’intero territorio.