Ieri sui social il suo incarico era il più commentato da chi cercava di farsene una ragione. Destabilizzante (da un punto di vista antico, novecentesco: la competenza), ma anche prevedibile visto il peso della Farnesina sulle politiche di un governo. Luigi Di Maio al ministero degli Esteri. Colui che ha fatto esplodere la più grave crisi diplomatica dalla Seconda guerra mondiale con la Francia: Parigi a febbraio aveva richiamato l’ambasciatore dopo che l’allora vicepremier era volato oltralpe a stringere la mano ai gilet gialli. Pure quelli «sbagliati», dissero i soliti detrattori. Succede. Aveva provato a riparare con una lettera a...