Devo emergono nei primi anni ’70 dall’underground di Akron. Discepoli di Captain Beefheart, presto arricchiscono il loro garage-blues di spunti elettronici creando un universo meccanico e demenziale. Si presentano con uniformi dadaiste, tute gialle anti-radiazioni, occhiali 3D, cappelli cuneiformi che rimandano a Hugo Ball. Asseriscono di rifarsi a un oscuro pamphlettista degli anni ’20 del secolo scorso per portare avanti la teoria della De-evoluzione. Essa sostiene che l’uomo non si stia più evolvendo, ma involvendo verso un’imbecillità e mediocrità generali. Associati ai circoli punk-wave americani, fanno uscire alcuni singoli ed ep, quasi tutti autoprodotti, che includono la leggendaria frenetica cover di (I Can’t Get No) Satisfaction dei Rolling Stones.

MA È SOLO grazie a David Bowie e Brian Eno, loro ammiratori, che i Devo hanno l’occasione di registrare un album che ottenga visibilità. Così si recano in Gemania, dove i due stanno realizzando la Trilogia berlinese. La produzione di Eno non è tra le più felici: la band fa di tutto per far suonare i brani come li aveva immaginati e la filosofia aleatoria del produttore finisce con l’avere ben poco spazio.
Q: Are We Not Me? A: We Are Devo esce nell’estate del 1978 ed è un disco incontinente, frenetico, spasmodico. L’umanità del tempo ne esce come qualcosa di paradossale, irreale, inaudito nella sua tragicomica realtà. La satira dei Devo è una critica alla società magistrale. Ma alcuni critici musicali sospettano che, in tanta perfetta finzione, si celi un’immedesimazione con lo stesso oggetto della loro irrisione.
Duty Now For The Future (’79) è un album possente con i synth più in evidenza, con il solo demerito di essere meno fresco e unitario del precedente. Freedom Of Choice è il loro disco synthpop per eccellenza. Registrato in modo professionale, sarà il loro più grande successo commerciale. Dopo il discreto New Traditionalists (’81), gli album si riveleranno uno peggio dell’altro, compiendo paradossalmente, per il gruppo, la profezia della De-evoluzione. Solo nel 2010 i Devo faranno uscire qualcosa di ancora valido.
È uscita in queste settimane, in 2 cd e 4 vinili, la compilation Art Devo, che raccoglie (similmente alla celebre Hardcore Devo del ’90), splendidi live track e demo del primo periodo, oltre all’antologia con inediti, sempre reperibile in 2 cd o 4 vinili, 50 Years Of De-Evolution.