Va in scena la riconciliazione. Roma, piazza del Popolo, pubblico scarso, tutti seduti a distanza di sicurezza per evitare la solita raffica di critiche. Non è un bagno di folla e neppure si prevedeva che lo fosse. Si tratta soprattutto di segnalare plasticamente che la destra c’è e, nonostante i frequenti screzi, resta unita. Fatte salve di dichiarazioni di rito, le accuse rivolte ai giornali che inventano divaricazioni inesistenti, l’immancabile truculenza salviniana, che accorpa tra i problemi della Capitale «i Rom e i topi», il solo intervento significativo è quello dell’azzurro Antonio Tajani che parla per conto del gran capo...