Il team è sempre il suo, quello di Antonella Parigi, neo assessore alla cultura della Regione Piemonte e soprattutto storica Presidente del Circolo dei Lettori di Torino. Torino Spiritualità era e resta una sua idea, come cita il libricino degli appuntamenti della decima edizione di questa kermesse interamente dedicata alle più svariate sfaccettature dello spirito.
«La prima volta che esposi l’idea del progetto – ha raccontato Parigi – mi venne detto che non era consono inserire il termine spiritualità nel titolo, perché coloro i quali non fossero stati credenti, nel senso cattolico del termine, non vi avrebbero certamente partecipato».
Una visione, questa appena citata, che è stato giusto non seguire, visto il successo crescente di partecipazione, dettato sicuramente da una necessità impellente e globale di spiritualità. Ha prevalso, stranamente, una visione laica della questione. Una concezione ampia e rivolta a tutti. A chi crede e a chi no. A chi allo spirito attribuisce un significato e a chi invece lo considera una beffa, ma pur sempre un argomento da approfondire.
Dal 24 al 28 settembre Torino Spiritualità offrirà cinque giornate articolate in centoquaranta incontri, quaranta luoghi di appuntamento, trentacinque tra associazioni e enti coinvolti, centocinquanta voci da tutto il mondo, per mettere a confronto idee e culture.
Il tema di quest’anno è il cuore intelligente. «Come sempre siamo partiti da suggestioni scaturite da alcuni testi – ha spiegato il curatore Armando Bonaiuto – La prima è una frase di Nelson Mandela: ’una buona testa e un buon cuore sono sempre una combinazione formidabile’. Poi ci siamo ricollegati a Salomone che, nel Libro dei Re, chiede a Dio che gli sia concesso ’un cuore intelligente’. Entrambi questi saggi sono concordi nell’affermare che la massima espressione umana si trova nella sintesi tra ragione ed emozione. La nostra società è in una perenne posizione di sbilanciamento tra queste due parti. Sarebbe bello che con questa edizione si creasse una conciliazione. Il cuore intelligente è innanzitutto un ponte verso l’altro».
I tre concetti principali che verrano sviscerati durante la kermesse riguardano Equilibrio, Attenzione e Meraviglia. Torino Spiritualità racchiuderà un programma di iniziative molto fitto e variegato. Si inizia il 24 con Zygmunt Bauman al Teatro Regio alle 18 per poi continuare con la prima de La conquista della felicità, un omaggio a Bertrand Russel di Toni Servillo e Roberto Prosseda. Ci saranno i Dervisci Rotanti, sempre al Regio, in collaborazione con Musica 90. Il 26 settembre, al Teatro Carignano, si terrà l’incontro con Shin Dong-Hyuk, nato e cresciuto nel campo di prigionia 14 della Nord Corea da cui riuscì a scappare all’età di 24 anni: da qui, il suo libro Fuga dal Campo 14, (edito da Codice). E poi ancora appuntamenti con Cicli tematici, Lezioni, Camminate Spirituali, Notti bianche, Mostre, Spettacoli, Seminari, Yoga…