Le prossime elezioni politiche non saranno facili per il Pd in Campania. Nei cassetti romani c’è un sondaggio che dà il partito tra il 18 e il 22 per cento. La pattuglia di onorevoli dovrebbe dunque ridursi a un terzo. Si giocherà le sue carte a Napoli il ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti. Il segretario Matteo Renzi vorrebbe in campo il pediatra Paolo Siani (il fratello Giancarlo, giornalista, venne ucciso nel 1985 dal clan Gionta) ma non ha ancora sciolto la riserva. I parlamentari uscenti, tranne Salvatore Piccolo, sono pronti a riprovarci. Nutrita la pattuglia di consiglieri regionali che vorrebbero un seggio a Roma a cominciare dalla presidente del parlamentino campano Rosa D’Amelio, e poi Raffaele Topo, Antonio Marciano, Stefano Graziano, Enza Amato: essendo stati eletti con le preferenze, il partito potrebbe schierarli sui territori a combattere voto per voto.

Poi ci sono i sottosegretari Gennaro Migliore ed Enzo Amendola, ma trovare loro una corsia preferenziale è difficile. Per Amendola si era pensato alla soluzione ipotizzata per Denis Verdini, schierarlo nella circoscrizione Estero, ma potrebbe rientrare in Campania. L’eurodeputata Pina Picierno si è detta disponibile a correre se arrivasse l’offerta da Renzi. Ad Avellino c’è Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco: nipote e zio hanno rotto con l’Udc di Cesa, tornata nel centrodestra.

Nel salernitano domina il figlio del governatore, Piero De Luca. Anche qui il Pd è alle prese con un caso difficile: è intenzionato a candidarsi Franco Alfieri, l’ex sindaco di Agropoli famoso perché incoronato dal governatore come il re della «clientela come Cristo comanda». Alle regionali fu il partito locale a eliminare il suo nome dalla rosa, adesso si spera che sia Roma a cassarlo. In corsa anche una pattuglia di Giovani democratici capitanata da Marco Sarracino, portavoce dell’area Orlando.

Quanto ai 5S, in Campania si aspettano una crescita dei voti del 2 per cento. Tiene però banco il caso Roberto Fico: tre giorni fa sono scaduti i termini per le candidature, se c’è o meno il suo nome lo sa solo la piattaforma Rousseau. Tutti attendono un suo post per capire se salterà un giro in vista delle elezioni a sindaco di Napoli nel 2021. Intanto ha dato le sua benedizione al nuovo regolamento; ma voci di dentro spiegano che la battaglia contro la svolta prosegue, lontano dai microfoni. A Pomigliano correrà il capo, Luigi Di Maio, probabilmente nell’uninominale e nel listino proporzionale.

In casa Liberi e uguali spazio agli uscenti Guglielmo Epifani, Peppe De Cristofaro e Arturo Scotto ma potrebbero trovare spazio due new entry: Toni Nocchetti, molto attivo nel mondo dell’associazionismo, e l’ex sindaco di Bacoli Josi Della Ragione, vicino a Dema, il partito di Luigi de Magistris. A Salerno potrebbe correre Federico Conte, figlio dell’ex ministro socialista Carmelo. Ancora incerta la sorte di Antonio Bassolino.
In Forza Italia molti i big: Mara Carfagna, Nunzia De Girolamo, Luigi Cesario e il figlio Armando a cui potrebbe aggiungersi Licia Polizio, amica di Francesca Pascale.