È un’Inghilterra in frantumi, quella che il nuovo enfant prodige si ripromette di intrattenere nel settembre del 1997. Il britpop dell’era Gallagher è un’onda sonora e culturale tra Blur e Blair, ma a un mese dallo schianto lungo il tunnel dell’Alma l’esortazione Let Me Entertain You è ancora prematura. Ci vorranno settimane, e una pioggia di singoli, per portare al successo Life Thru A Lens, album d’esordio di Robbie Williams a due anni dall’addio ai Take That. Un quarto di secolo dopo, il regno è ancor più disunito, e sotto il velo del nuovo lutto reale si avvicendano gli inquilini di Downing Street.  Il ritorno dell’enfant prodige vive di promesse a metà che lasciano il centro della scena al revival: il 9 settembre è uscito XXV (Columbia), con nuove versioni di vecchi successi; ora è il momento di rivivere quel disco d’esordio nell’edizione deluxe di Universal, con bonus tracks e b-sides. Disco che prodigioso lo fu davvero, per la sua capacità di riportare in auge glam, dance e soft rock sotto un’egida sfacciatamente brit; per invenzioni melodiche destinate a oltrepassare i secoli (Angels), e per aver mantenuto contro ogni pronostico quel proposito iniziale: Let Me Entertain You.