Dopo vari tentennamenti, a Genova è stata approvata una delibera sul commercio nel centro storico: delibera definita «etnica» dagli stessi promotori leghisti. Con la scusa del «decoro» e un passato immaginario di purezza «genovese» la Lega ha spinto e ha ottenuto una norma che vincolerà le attività commerciali nei «caruggi» genovesi privilegiando vetrine e attività considerate «decorose» e consone alla vocazione turistica della Superba. Tra le attività sanzionate e quindi a breve costrette a sloggiare, ci sono i negozi di kebab, internet-point, parrucchieri e sexy shop. E così Genova, dopo Firenze, stabilisce che le attività commerciali per lo più gestite...