E’ saltato il provvedimento più atteso dai 30mila concessionari delle spiagge, alle prese da anni con la direttiva Bolkestein della Ue. Non mancano comunque le novità nel “decreto proroghe”, approvato nel consiglio dei ministri in parallelo al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Novità a partire dallo smart working nella pubblica amministrazione, dove salta l’obbligo di far lavorare da casa un dipendente su due. Il lavoro agile potrà proseguire, in deroga, fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale – sul punto dal governo anticipano che sarà “normato” entro settembre – e in ogni caso non oltre la fine dell’anno. Insieme al vincolo del 50%, salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, i piani organizzativi per il lavoro agile, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Pola.
“Facciamo tesoro della sperimentazione indotta dalla pandemia e del prezioso lavoro svolto dalla ministra Dadone – ha spiegato il ministro Brunetta commentando il provvedimento – per introdurre da un lato la flessibilità coerente con la fase di riavvio delle attività produttive e commerciali che stiamo vivendo, e dall’altro lato la piena autonomia organizzativa degli uffici. Fino a dicembre le amministrazioni potranno ricorrere allo smart working a condizione che assicurino la regolarità, la continuità e l’efficienza dei servizi rivolti a cittadini e imprese. Un percorso di ritorno alla normalità, in piena sicurezza, concordato con il Comitato tecnico-scientifico, e compatibile con le esigenze del sistema dei trasporti”.
Nel decreto è anche prevista la proroga dal 30 aprile al 30 settembre del periodo di validità dei documenti di riconoscimento e di identità, e lo spostamento in avanti del termine entro cui sostenere la prova teorica per ottenere la patente di guida. Di norma andrebbe sostenuta entro sei mesi dalla domanda, invece si prevede che per le domande presentate nel 2020 il quiz si possa sostenere per l’intero 2021, mentre per quelle presentate a partire dal primo gennaio scorso, e fino alla fine dello stato di emergenza, si avrà un anno di tempo, a seconda della data di presentazione delle richieste.
Ancora, nel decreto è prorogato fino al 31 dicembre il cosiddetto “golden power” nei settori di rilevanza strategica. Mentre camere di commercio ed enti locali avranno più tempo per chiudere i bilanci: il termine per la deliberazione dei rendiconti di gestione per l’esercizio 2020 per gli enti locali slitta al 31 maggio 2021, stessa data entro cui andrà deliberato il bilancio di previsione per l’esercizio 2021. Fino ad allora è autorizzato l’esercizio provvisorio. Per il sistema camerale è invece differito al 30 giugno il termine per l’adozione dei bilanci d’esercizio 2020, che era fissato al 30 aprile.
Sono infine prorogate al 31 luglio le “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in ambito penitenziario”. La proroga si applica alla possibilità di ottenere licenze premio straordinarie per i detenuti in regime di semilibertà. Permette inoltre di determinare una durata straordinaria dei permessi premio. Dà inoltre la possibilità di chiedere la detenzione domiciliare se la pena non è superiore a diciotto mesi, anche se costituisce la parte residua di una pena di durata maggiore.
Intanto nel governo si continua a discutere, anche animatamente, di alcuni temi come il nuovo stop alle cartelle esattoriali, ed è stato rinviato alla prossima settimana il nuovo decreto a sostegno di imprese e famiglie. Quanto alle proroghe delle concessioni balneari e per gli ambulanti, intervento che avrebbe dovuto dare una soluzione alle sentenze del Tar che, sulle concessioni per le spiagge, si scontrano con la proroga delle concessioni fino al 2033 in contrasto con la normativa Ue, nell’esecutivo si sta pensando a una “legge ponte”, che faccia però riferimento a una riforma di sistema. In ogni caso, i tempi si dilatano.