Cosa ha pensato la famiglia di Ali an-Nimr apprendendo, qualche giorno fa, che le Nazioni Unite affideranno all’Arabia Saudita una posizione di rilievo nella tutela dei diritti umani, a dispetto delle denunce che Ong e associazioni umanitarie internazionali rivolgono da decenni al regno dei Saud? Possiamo immaginare la rabbia, la frustrazione che provano un padre, una madre, dei fratelli dopo una notizia del genere mentre attendono sgomenti l’esecuzione del proprio figlio di 21 anni. Ali an-Nimr, denuncia da qualche giorno l’ong britannica Reprieve, sarà decapitato e il suo corpo crocifisso per aver partecipato a una manifestazione illegale e per aver...