Ancora critiche le condizioni di Noemi, la bambina di 4 anni vittima innocente venerdì pomeriggio a Napoli di un raid criminale, colpita da una pallottola full metal jacket esplosa da una calibro nove. In serata il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è arrivato al Santobono per accertarsi delle sue condizioni. Il chirurgo che l’ha operata, Giovanni Gaglione, ha definito la sua una ferita «da guerra»: il colpo è entrato dalla spalla destra, ha distrutto la scapola e una vertebra e ha attraverso i polmoni. Operata venerdì notte, non ha più avuto trasfusioni: i medici del Santobono sono fiduciosi anche se preoccupati «del quadro polmonare». Le telecamere di piazza Nazionale hanno ripreso il killer avanzare verso il bersaglio, il pregiudicato Salvatore Nurcaro: le immagini mostrano Noemi che si accascia al suolo, il sicario prima ne scansa il corpo per inseguire il bersaglio, poi torna indietro e scavalca una seconda volta la bimba sul marciapiede.

L’atteggiamento impacciato e la quantità di colpi esplosi (la nonna di Noemi ferita di striscio e Nurcaro in fin di vita ma non morto dopo 6 colpi a segno) sembrano indicare un killer inesperto. Così, oltre alla pista che porta al clan Mazzarella in guerra con i Rinaldi, si fa strada il movente personale: Nurcaro avrebbe contratto un grosso debito a causa di operazioni finanziarie truffaldine provocando la vendetta del killer. «A Napoli ci vogliono misure straordinarie contro la camorra. Se gli investimenti fossero adeguati, questi fatti non si verificherebbero», ha commentato il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho. Il sindaco Luigi de Magistris attacca Salvini: «È inadeguato, prima se ne va e meglio è per la sicurezza di tutti. Mentre la bambina veniva portata in rianimazione, postava foto in cui mangiava. Attendiamo ancora le forze di polizia che si era impegnato a destinare a Napoli». La replica di Salvini è arrivata a stretto giro: «De Magistris si occupi della sua città piuttosto che allestire flotte per andare a raccogliere immigrati».