Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 21 maggio 2022
Danzare tra rovine e soglie della storia
ITINERARI CRITICI. «Filosofie della catastrofe», di Andrea Tagliapietra per Raffaello Cortina. Il terremoto di Lisbona del primo novembre 1755 è un evento che ancora interroga e ci riguarda. Voltaire inaugura una nuova modalità di esperienza del «disastro», che consiste nella possibilità di «farne un uso estetico, anzi iperestetico». Rousseau, nemico della civilizzazione, riconduce gli eventi di rottura all’ordine naturale delle cose, attribuendo le responsabilità morali di sciagure alle vittime
João Glama Ströberle, «Il terremoto del 1755» (Museo Nazionale dell’Arte Antica, Lisbona)
ITINERARI CRITICI. «Filosofie della catastrofe», di Andrea Tagliapietra per Raffaello Cortina. Il terremoto di Lisbona del primo novembre 1755 è un evento che ancora interroga e ci riguarda. Voltaire inaugura una nuova modalità di esperienza del «disastro», che consiste nella possibilità di «farne un uso estetico, anzi iperestetico». Rousseau, nemico della civilizzazione, riconduce gli eventi di rottura all’ordine naturale delle cose, attribuendo le responsabilità morali di sciagure alle vittime
Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 21 maggio 2022