Che camminatore sei? Mistico, atletico, intellettuale, agreste, selvatico? Lento, frettoloso, paziente, avido? L’Italia con la sua sessantina circa (non è facile stabilire un numero esatto) di cammini di diversa lunghezza e caratteristiche, oltre ad essere un paese che si lascia volentieri attraversare a piedi, offre la possibilità di farlo anche a seconda dell’umore e degli interessi del momento. La manifestazione di una soggettività del cammino è uno dei due criteri che hanno guidato Fabrizio Ardito, giornalista e fotografo romano con la passione per la geografia, nella scelta di alcuni, e comunque molti, itinerari con cui costruire il libro A ciascuno il suo cammino. Scegliere un viaggio a piedi in Italia, edito da Ediciclo. Il secondo criterio, di ordine più pratico, è stato quello dell’esistenza di una mappatura. L’autore ha provato a fornire una panoramica dei cammini e del loro carattere: più storico, più naturalistico, più religioso, più artistico e così via, in modo che chi è intenzionato a mettersi in viaggio possa scegliere con ancora più consapevolezza e godere fino in fondo di tutto quello che un cammino può offrire. Non troverete mappe, disegni, indicazioni per mangiare o dormire. All’inizio del libro un «abc per aspiranti pellegrini» fornisce qualche consiglio, spesso in chiave ironica, ma comunque utile: dalla A di atlante alla Z di zaino, passando per la I di intemperie e la R di russare. Poi per ogni cammino una sintetica scheda tecnica con le informazioni di base: punti di partenza e arrivo, lunghezza, tappe. Tutto il resto è farsi sommergere da vicende, personaggi, aneddoti, dettagli geografici, testimonianze artistiche o storiche, che vanno a formare le dimensioni emotive nelle quali ci si troverà immersi. Ed ecco quindi l’affollamento di personaggi e dettagli storici in cui ci si imbatte percorrendo una dopo l’altra Via Amerina e Via Claudia Augusta, le vie Francigene del Sud da Roma a Fossanova e la Via Flavia che porta all’estremo nord-est italiano, porta d’oriente dove tutto odora di frontiera; i nomi fanno intendere come ci si trovi nella rete viaria dell’Impero Romano, i cui caratteristici basolati scuri e tondeggianti ancora presenti furono calpestati da Giulio Cesare a Sigisto, dagli apostoli ai frati francescani, dai crociati ai patriarchi. Un itinerario suggestivo e ricco fascino, che punta alla costa come all’interno e che quindi richiede di mettere in conto spirito d’adattamento e di iniziativa.

Chi cerca la spiritualità può seguire le tracce di santi e beati, scegliendo il cammino di San Francesco di Paola, il cammino di Sant’Antonio, il cammino dell’Arcangelo e la via Lauretana: percorsi dalle origini differenti, alcuni antichi e consolidati, altri moderni. Per chi ama le foreste e gli scenari da Signore degli Anelli ecco il cammino di San Vicinio, il Sentiero dei Briganti e la Via degli Abati, oltre alle Vie degli Dei e le Vie di Francesco in Toscana. Un altro Cammino dei Briganti, quello di Sant Jacu, quello del Glorioso Rimpatrio Valdese e Italia Coast to Coast formano una rete per avventurosi alla ricerca di sfide. Se non temete i dislivelli e cercate le montagne ci sono il Cammino Balteo, il Cammino delle terre mutate che conduce attraverso l’Appennino terremotato, la via Francigena del Gran Bernardo, la Via Francisca del Lucomagnano, la Via dei Calanchi.

C’è anche l’opzione per chi odia le montagne e vuole solo pianura: pezzi di Via Francigena e la Via Romea. Fabrizio Ardito si preoccupa anche per chi si mette in cammino per la prima volta: il Cammino dei Promartiri Francescani, il cammino di Francesco, il sentiero degli inglesi e la Via Francigena della Val D’Orcia formano un insieme di percorsi facili e/o brevi, non troppo lontani dalla civiltà e che offrono la possibilità di un supporto logistico, ma non per questo meno affascinanti e carichi di tracce storiche dettagliatamente riportate. Il Cammino Materano, il Cammino minerario di Santa Barbara e la Magna Via Francigena sono invece per chi vuole vento e silenzio.