Sui principi e sulle regole fondamentali non si può fare eccezione. Neppure quando si tratta di un dichiarato golpista come Donald Trump, eversore in diretta televisiva. Quello che è avvenuto la serata dell’Epifania a Capitol Hill di Washington rimarrà per sempre nei libri di storia come una macchia indelebile sul sistema istituzionale degli Stati uniti. Ma è egualmente seria la scelta dei social, Facebook e Instagram, Twitter – significativamente crollato ieri del 10% in Borsa – di bannare l’uscente presidente dedito a cinguettii e post considerati contrari alle etiche delle comunità virtuali. Non può essere isolato come un caso singolo...