Come si evince dalle dichiarazioni rilasciate durante la serata conclusiva della settantasettesima edizione del Premio Strega, Gennaro Sangiuliano non è un fervido fruitore di letteratura. Ad appassionare il ministro della Cultura, più che i libri, sono i numeri. Quelli degli ingressi ai «grandi attrattori» – Colosseo, Pompei e Gallerie degli Uffizi, ad esempio –, e i relativi incassi da «capogiro» che rendono il patrimonio italiano una scriteriata macchina da soldi. A FARE LE SPESE della strategia commerciale portata avanti da Sangiuliano – ma avviata, a dire il vero, dal suo predecessore – è adesso uno dei monumenti più emblematici di...