Ci deve essere qualcosa di profondamente incompatibile fra Tomb Raider videogioco e gli adattamenti che ne sono stati fatti per il cinema. Come se la dimensione videoludica di un Indiana Jones al femminile faticasse a essere riconvertita al cinema dal quale pure proviene. Jan De Bont, uno che di action se ne intende, aveva fallito alle prese con una diva ingombrante e sceneggiature che sembravano canovacci per videogiochi appesantiti da psicologismi cosmetici. Il reboot della franchise, dove al posto di Angelina Jolie troviamo Alicia Vikander, non lasciava sperare bene ma il risultato del film del norvegese Roar Uthaug è ben...