Fino all’irrompere sulla scena mondiale dei movimenti no-global, la deriva formalista della decostruzione nordamericana (e poi di riflesso anche europea) aveva prodotto una critica letteraria che usava il tema del gioco metaletterario come uno sfollagente. Il classico caso del testo nel testo, o della storia nella storia, venivano adoperati per bandire qualsiasi tentativo di esplicitazione di istanze storico-sociali. La mise en abîme, lo sprofondamento dei rimandi testuali, diventava un gioco di specchi senza profondità che isolava ermeticamente il testo letterario dal mondo. La scommessa di Attraverso i confini Lettura, storia ed esperienza estetica in Stendhal e Flaubert, Mimesis, pp. 111,...