In ventisei città di tre continenti si sono materializzate ieri le sardine. Se in Italia l’epicentro è stato Roma, flash mob ci sono stati anche a Olbia, Sondrio, Agropoli, Ivrea, Enna, Sassari, Massa, Monza e Asti. La capitale ha dato un segnale forte ma è stata anche la giornata delle piazze internazionali.

In Europa si sono fatti sentire i banchi di Berlino, Parigi, Bordeaux, Grenoble, Lione, Dublino, Londra, Edimburgo, Amsterdam, Madrid, Helsinki, Stoccolma e Bruxelles.

A Berlino si sono radunati davanti la Porta di Brandeburgo, nonostante la pioggia, per cantare Bella ciao e ribadire «i sentimenti di tolleranza, solidarietà e uguaglianza». A Parigi l’appuntamento era al Trocadéro: con la Tour Eiffel a fare da sfondo, sul piazzale dei Diritti umani erano in più di 200 nonostante lo sciopero dei trasporti. Non solo Bella ciao, il flash mob prevedeva in scaletta La libertà di Giorgio Gaber, Imagine di Lennon, I cento passi dei Modena City Ramblers fino a Le temps des cerises di Jean-Baptiste Clément, canzone legata alla Comune di Parigi del 1871.

Centinaia anche a Bruxelles, in place de l’Albertine, con le sagome dei piccoli pesci. Le sardine non sono alla loro prima apparizione in Belgio: si erano già riunite ad Anversa a inizio dicembre, in occasione della partecipazione di Matteo Salvini alla manifestazione organizzata dal gruppo politico del parlamento europeo Identità e Democrazia, di cui fanno parte la Lega e i fiamminghi identitari di Vlaams Belang. A Dublino l’appuntamento era davanti al parlamento con un invito rivolto ai musicisti: «Portate gli strumenti!». E a tutti gli altri: «Portate l’entusiasmo, benvenuti in mare aperto». Nonostante il freddo, le sardine dublinesi si sono radunate per dire no all’estrema destra, per ribadire sostegno e vicinanza ai migranti e, soprattutto, per riaffermare «l’idea di un’Europa sociale, in solidarietà con la comunità antirazzista e antifascista irlandese. Il manganello può sostituire il dialogo ma la partecipazione collettiva di queste piazze non perderà mai di significato».

Dall’altro lato dell’Atlantico, ci sono stati raduni a Boston e a San Francisco. Nella Bay Area, l’appuntamento era in Mission Dolores Park: «Nonviolenza, creatività, condivisione stanno attraversando l’Italia e l’Europa – hanno scritto gli organizzatori -. Migliaia di sardine scendono in piazza contro una propaganda aggressiva, populista e una narrativa provocatoria costruita sulle fake news. Questo movimento indipendente mette al centro l’individuo, l’empatia e le relazioni umane.

Si esprime attraverso la partecipazione e l’inclusione e si oppone alla violenza, la derisione e gli estremismi». Nella pagina facebook il kit per il flash mob: la sagoma della sardina e il testo di Bella ciao con la traduzione in inglese. L’onda delle sardine pacifiche ieri si è spinta fino in Australia, dove il testimone è stato raccolto a Sidney. Oggi il movimento tornerà a manifestare in Italia a Pisa, Grosseto, Lecce e Canelli, in provincia di Asti.
adriana pollice