È il Festival cinematografico dei quattro teatri. E che teatri. Allo stupendo Petruzzelli, sede aulica del Bif&st fin dalla prima edizione, si son aggiunti, e in parte son rinati grazie anche al Festival diretto da Felice Laudadio, il Margherita (ex-rudere sul mare), il Piccinni (dall’anno scorso) e il Kursaal. Proprio al Petruzzelli, il Bif&st si apre oggi con uno dei suoi tributi di rito, dedicato all’amatissima Mariangela Melato, con la proiezione di Caro Michele, restaurato, di Mario Monicelli e la presentazione del B/N su di lei. Al Kursaal, consacrato quest’anno alla benemerita 01 Distribution – dal Sole negli occhi (oggi) a Il cammino della speranza di Pietro Germi, a Hugo Cabret (purtroppo doppiato) – è di turno stamattina Fortapàsc di Marco Risi su Giancarlo Siani, con Libero De Rienzo. Al Margherita, destinato a incontri con i protagonisti e presentazione di libri, s’inaugura stamane la fotomostra sugli anni-Bif&st di Ettore Scola, cui son dedicati il 2 ottobre gli eventi di chiusura, il restaurato La terrazza (con una sfolgorante Stefania Sandrelli) e il B/N monografico.

Al Piccinni, sede quest’anno del ciclo ‘Cinema e medicina’, delle anteprime italiane (oggi, Sulla giostra di Giorgia Cecere, con Claudia Gerini, domani Sotto il vulcano di Laurence Thiriat, il 28 Tra le onde di Marco Amenta), di eventi (il 27, Gabriele Lavia in L’uomo senza il fiore in bocca) e di alcune gemme ‘01’, si potrà gustare un Riccardo Milani d’annata, Il posto dell’anima replicato in serata al Kursaal, presenti Paola Cortellesi e il regista. Il Petruzzelli – che ospita eventi speciali, panoramica e anteprime internazionali, a larga maggioranza francesi: domani, Alerte rouge en Afrique noire di Nicolas Bedos, terzo capitolo della saga dell’agente segreto Jean Dujardin) torna protagonista con El Rey de Todo el Mundo di Carlos Saura – che vi terrà domani, dopo ¡Ay, Carmela!, una delle master class mattutine – e con l’anteprima mondiale del film di Sergio Castellitto a inaugurazione del Festival.

La settimana prossima dilagheranno incontri e master class, fiore all’occhiello del Bif&st : Leos Carax (il 28, con Annette, premiato a Cannes e nominato agli Oscar europei), Paolo Virzì, Gianfranco Rosi (Notturno), ma anche Lino Banfi (con Il commissario Lo Gatto di Dino Risi) e Michaela Ramazzotti. Dalla pioggia di premi che cadenzano le serate di Bari, emerge la fitta schiera di workshops – critica, montaggio, sceneggiatura, regia, recitazione (tenuto da Lina Sastri al Castello Angioino) – nell’intento di fare del Bif&st non un Festival-vetrina ma un compatto Festival-laboratorio.