Corpi melodici, ritmici, un moto coreografico giocato sul suonar danzando. Accade in Dance of the Sun, performance-concerto, una sperimentazione tra il serio e il divertito in prima italiana l’altro ieri al Teatro Grande di Brescia. Nessun leggio, una trentina di musicisti della Geneva Camerata, diretti con originale piglio da David Greilsammer. Suonano a memoria Lully e Mozart, dando letteralmente corpo nello spazio alle partiture insieme a Juan Cruz Dìaz de Garaio Esnaola, danzatore storico della compagnia di Sasha Waltz, autore delle coreografie. Acclamato al debutto pre-pandemia dal New York Times, Dance of the Sun, in tour dopo Brescia in Francia...