Ci sarà anche il nuovo cortometraggio di Luca Guadagnino, The Staggering Girl – protagonista una scrittrice italoamericana che vive a New York, con Julianne Moore, Kyle MacLachlan e Alba Rohrwacher – nella selezione della cinquantunesima edizione della Quinzaine des Réalisateurs (15-25 maggio), la prima di Paolo Moretti delegato generale che succede a Edouard Waintrop.

L’EDIZIONE 2019 della sezione parallela e non competitiva del Festival di Cannes – aperta mercoledì 15 maggio dalla consegna della Carrosse d’or a John Carpenter – presenta 24 lungometraggi nella sua selezione, dalla prima volta alla Quinzaine di Lav Diaz con The Halt al ritorno della regista afghana Shahrbanoo Sadat – la prima a partecipare al Festival di Cannes nel 2016 con il suo esordio Wolf and Sheep, sempre alla Quinzaine – con The Orphanage, anch’esso ambientato in Afghanistan (ma girato fra il Tajikistan e la Germania) e basato sui ricordi di un amico della regista sulla sua infanzia in un orfanotrofio sovietico a Kabul negli anni Ottanta. E c’è anche Lech Kowalski con il suo documentario On va tout péter girato a Gueret fra gli operai della GM&S, una fabbrica di componenti per automobili, durante l’occupazione per protestare contro la chiusura dello stabilimento – una «vicinanza» alla loro lotta per la quale Kowalski è stato anche arrestato e accusato di «ribellione».

E POI Takashi Miike con First Love, Johnny Ma con Live to Sing, Une fille facile di Rebecca Zlotowski. Con Wounds di Babak Anvari la Quinzaine si distanzia invece dalle scelte della selezione ufficiale del Festival, aprendo le porte a un titolo Netflix. Tlamess di Ala Eddine Slim (Leone d’oro del futuro a Venezia 73 con The Last of Us) racconta l’incontro di un soldato tunisino e una donna incinta in una foresta della Tunisia; Zombi Child di Bertrand Bonello, ambientato fra la Parigi di oggi e Haiti nel 1962, è invece la storia di Narcisse, haitiano trasformato in zombie dal voodoo.

E ancora Alice and the Mayor di Nicolas Pariser, And Then We Danced di Levan Akin, Canción sin nombre di Melina León, The Lighthouse di Robert Eggers, Sick Sick Sick di Alice Furtado, Deerskin di Quentin Dupieux (già annunciato agli inizi di aprile come film di apertura della selezione). In programma, oltre a quello di Guadagnino, altri 10 cortometraggi fra cui That Which Is to Come Is Just a Promise del collettivo Flatform. Proiezione speciale per il nuovo film di Robert Rodriguez, Red 11, seguita da una masterclass del regista americano.