Per la ministra Luciana Lamorgese se si vuole arrivare a un contenimento degli sbarchi occorre che l’Unione europea mantenga gli impegni di partenariato presi con Libia e Tunisia. La titolare del Viminale è intervenuta ieri alla Camera per un question time sui flussi migratori.
I dati del ministero confermano come quella del Mediterraneo sia ancora lo rotta maggiormente battuta. Dal primo gennaio a ieri sono infatti poco più di 59 mila le persone sbarcate sulle coste italiane, mentre sono 79.154 quelli ospitati dal sistema di accoglienza. Di questi 639 si trovano negli hotspot e 25 mila nella rete Sai (Sistema di accoglienza e integrazione). La maggior parte trova invece posto nei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria. Le prime cinque regioni per numero di migranti ospitati sono Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio e Sicilia. Quelle con le minori presenze sono invece Abruzzo, Basilicata, Umbria, Molise, Trentino Alto dige e Sardegna.

«Quello dei flussi migratori – ha spiegato Lamorgese – è un problema di carattere sovranazionale. Nessun paese può risolverlo da solo, serve la convergenza più ampia della comunità internazionale visto anche che i recenti dati indicano che la pressione interessa tutte le rotte marittime e terrestri verso l?Europa».

Il dibattito sulla riforma di Dublino, più volte sollecitato dall’Italia perché permetterebbe una gestione collegiale dei migranti che arrivano in Europa, è fermo da mesi nell’Unione europea, per di più concentrata in queste settimane sulla crisi che si è creata alla frontiera tra Polonia e Bielorussia. Se tutto va bene, si tornerà quindi a parlare di eventuali modifiche al Piano su immigrazione e asilo non prima delle elezioni francesi del prossimo anno.

Nel frattempo per l’Italia è fondamentale che Bruxelles avvii una collaborazione con i Paesi di origine di transito dei migranti. «L’Ue deve sviluppare concretamente gli impegni assunti con i principali Paesi del Nord Africa, a partire da Libia e Tunisia. Lo stesso premier Mario Draghi, al termine del vertice di Parigi sulla Libia, ha sostenuto che l’Unione deve trovare un accordo sull’esigenza di un più cospicuo sostegno alle autorità libiche affinché esercitino un maggiore controllo sulle partenze», ha proseguito Lamorgese.