Eni sembra avere il mondo della scuola tra le proprie mire espansionistiche. Il Ministero dell’Istruzione deve affrontare continue crisi, non ultima quella dovuta alla pandemia, e soffre di un sottofinanziamento con cui professori e studenti si devono misurare. In questo quadro qualsiasi finanziamento, diretto o indiretto, è il benvenuto. Ed Eni, oggi pubblica solo al 30%, ci si è tuffata. A Gela ad esempio, sesto comune in Sicilia per popolazione, il mondo dell’istruzione, dall’alternanza scuola-lavoro alla formazione dei docenti, in alcuni casi viene sostenuto dai contributi del colosso energetico. IN SICILIA LA POVERTA’ EDUCATIVA è un problema complesso, certificato dallo...