Dal modello socialdemocratico racchiuso nello slogan «togetherness» (spirito di solidarietà) ai crumiraggio per sostituire chi fa sciopero. Ne ha fatta di strada la svedese Ikea. E la sua deriva contro i diritti dei lavoratori oggi rischia di toccare un punto di non ritorno. Anche in Italia. Dopo aver disdettato prima il contratto nazionale del commercio e pochi giorni fa quello integrativo, la multinazionale svedese dell’arredamento si prepara a fronteggiare il primo sciopero nazionale unitario in Italia con una pratica da far invidia a Marchionne e degna dei padroni delle ferriere e dei latifondisti di inizio novecento. Già da giorni nei...