Quando, il 23 gennaio 1973, la vita di Roberto Franceschi veniva interrotta dalla violenza della polizia durante una manifestazione fuori dall’Università Bocconi, a Milano, Lydia Franceschi, sua madre, già staffetta partigiana inizia una battaglia, coraggiosa e determinata, per ricostruire i fatti e chiarire le responsabilità dell’omicidio. 23 anni dopo, nel 1996 otterrà che lo Stato, incapace di dare un volto ed un nome all’omicida, si assuma la responsabilità risarcendo la famiglia. QUEI SOLDI andranno a finanziare la Fondazione nata per ricordare Roberto. Sparare a Vista, il secondo disco di Gaetano Nicosia, parla di questa storia e della vita di Lydia...