Crisi economica, politica estera, immigrazione e, come avevano chiesto i Verdi, anche ambiente. Saranno questi i temi trattati, mentre sulle domande è ancora top secret. La giornalista Monica Maggioni, che questa sera alle 21 ora italiana modererà il primo confronto in diretta televisiva da Bruxelles tra tutti e cinque i candidati alla presidenza della Commissione europea, si riserva di decidere all’ultimo momento. Anche per non scoraggiare i votanti che seguiranno il dibattito, moderato dalla direttrice di Rainews 24 in lingua inglese ma tradotto simultaneamente nelle 23 lingue ufficiali europee, a sentirsi partecipi di un evento che almeno nel nostro Paese sembrerebbe avere scarso appeal, inviando commenti e domande su facebook e twitter tramite l’hashtag #TellEurope. Il flusso di suggerimenti in arrivo dai social network sarà gestito dal giornalista irlandese Conor McNally che affianca Maggioni. Il programma, prodotto da Eurovision, sarà trasmesso da 49 stazioni tv, 39 siti web e 10 radio del continente, per permettere ai 400 milioni di aventi diritto al voto dei 28 Paesi europei di farsi un’idea di chi succederà a José Manuel Barroso.

Per un’ora e mezza i cinque sfidanti – il tedesco Martin Schulz (Pse), il lussemburghese Jean-Claude Juncker (Ppe), il belga Guy Verhofstadt (Alde), la tedesca Ska Keller (che è candidata per i Verdi insieme a Josè Bové) e per la prima volta anche il greco Alexis Tsipras per la Sinistra europea – si confronteranno sui temi chiave. Dopo due minuti di autopresentazione, a turno (estrazione a sorte) avranno a disposizione tempi brevi (un minuto e mezzo, secondo il format dei precedenti dibattiti andati in onda da Maastricht e da Firenze nelle ultime due settimane, dove Tsipras era assente) per rispondere alle domande davanti all’assemblea plenaria del Parlamento europeo. Ciascuno avrà anche a disposizione tre «jokers», cioè tre possibilità di rispondere in 30 secondi – alzando un cartellino, stile quiz – anche quando la domanda non è rivolta a loro, nelle aree tematiche preferite. Infine, una breve dichiarazione conclusiva.

Non deve essere facile, in una lingua che è straniera per tutti, tanto che Tsipras è stato il primo a ribellarsi: «Parlo solo nella mia lingua madre, in greco», ha detto. E Ebu, l’European broadcasting union, ha dovuto accettare. Subito dopo, lo ha seguito a ruota anche Junker che si esprimerà in francese. E così, anche nella redazione di Rainews24, il canale che in Italia trasmetterà il programma in diretta, si stanno preparando alla traduzione simultanea.