Era stata una delle promesse del pur antiabortista presidente Nayib Bukele: quella, perlomeno, di «porre fine alla persecuzione sistematica delle donne che affrontano emergenze sanitarie durante le loro gravidanze». E non è stata mantenuta. Grande è l’indignazione dell’Agrupación Ciudadana por la Despenalización del Aborto di fronte alla condanna a 30 anni di carcere di Esme – così è stata chiamata la donna – che nel 2019 aveva avuto un aborto spontaneo nel mezzo di un’emergenza ostetrica. E che poi era stata tenuta per due anni in custodia preventiva, lontano dalla figlia di sette anni. L’AVVOCATA della donna, Karla Vaquerano, ha...