Sono stati 10.386 i nuovi casi di Coronavirus ieri in Italia su 274.019 test effettuati, le vittime sono state 336. Il tasso di positività è sceso al 3,8%. Gli attualmente positivi sono 393.686. Sono 2.074 i pazienti in terapia intensiva, 15 in meno rispetto a lunedì. I ricoverati nei reparti ordinari sono 18.463, 52 in meno. La regione con il maggior numero di nuovi casi è stata la Lombardia (1.696) seguita da Campania (1.135) ed Emilia Romagna (968).

Le restrizioni contro il Covid funzionano anche in presenza di varianti, a certificarlo è l’Oms: «L’incendio non è spento, ma di dimensioni ridotte». In Germania prosegue il regime di lockdown duro (ma senza coprifuoco) iniziato il 16 dicembre e rinnovato fino al 7 marzo per cercare di fermare la crescita delle varianti. In Italia per adesso si procede isolando i focolai con mini zone rosse. In base ai dati del 4 e 5 febbraio, la variante inglese è diffusa nell’88% del territorio nazionale con una media del 17,8%, ma in alcune aree raggiunge picchi del 59%. In Campania, ad esempio, si è registrata una crescita dal 7 al 20%: «Un aumento del 13% in due settimane – spiega Luigi Atripaldi, direttore del dipartimento di Biochimica clinica dell’Ospedale dei Colli -. Lo stop alla mobilità internazionale e forme di lockdown mirato sono molto importanti per rallentare i contagi». A Napoli isolata una variante sconosciuta in un uomo di ritorno dall’Africa.

In Emilia Romagna la variante inglese è stata trovata nel 27,9% dei campioni ma un secondo screening effettuato venerdì scorso ha fatto salire il dato al 41%. Il governatore Stefano Bonaccini ha ipotizzato un prossimo cambio di colore della regione, dal giallo all’arancione. In Puglia la rilevazione di venerdì scorso dà la presenza della variante al 38,6%; in Lombardia è al 30%. Il governatore marchigiano, Francesco Acquaroli, ha annunciato limiti agli spostamenti fino alle 24 di sabato per la provincia di Ancona. «Un provvedimento necessario per monitorare il contagio da variante inglese» ha chiarito Acquaroli.

In Lombardia Castrezzato, Viggiù, Mede e Bollate dalle 18 di oggi in zona rossa. Il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli: «In questo momento è molto difficile pensare al rientro in classe al 100%». Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri è stato in Umbria: «Qui le varianti hanno condizionato la curva del contagio prima che altrove. Capire quanto sta avvenendo è importante». La regione sta lavorando se istituire «zone arancioni rinforzate» per evitare lockdown.

«Vaccinazioni, zone verdi e una strategia efficiente di test, tracciamento e isolamento. Strategia da adottare in modo congiunto in tutti i paesi europei»: è l’appello «Aiming for zero Covid-19. Europe needs to take action», lanciato da 27 ricercatori, politologi ed economisti. Tra i firmatari italiani Giulia Giordano, che spiega: «I vaccini da soli non bastano. Si rischia che compaiano mutazioni capaci di eludere il vaccino». L’idea è arrivare a delle zone verdi, con pochissimi casi: più piccole sono le zone e minore la mobilità tra loro, più veloce sarà l’uscita dal contagio.
Tempestive misure di contenimento a livello nazionale e non territoriale per limitare la diffusione del virus: la richiesta è stata inviata al premier Mario Draghi dal gruppo di oltre mille esperti che fa capo all’Italian renaissance team contro Covid-19 fondato dal farmacologo Carlo Centemeri dell’Università Statale di Milano.

Infine, è stata consegnata ai sindacati dei medici di famiglia la bozza del Protocollo d’intesa tra governo, regioni e sindacati per la campagna vaccinale: il compenso è di 6,16 euro a iniezione, che può essere aumentato fino a 9,24 euro. La somministrazione negli studi medici, a domicilio o nei locali delle Asl.