Crucial Tony, Charlie «Eskimo» Fox e Ranking Magoo sono i redivivi Creation Rebel, la band di studio prima della On-U Sound. Dei tre, solo il batterista, Eskimo, ex-alunno della leggendaria Alpha boys school di Kingston (da cui provengono talenti come Don Drummond, Tommy McCook, Rico Rodriguez, Johnny Osborne, solo per citarne alcuni), è nato in Giamaica. Crucial Tony e Magoo sono britannici, figli di immigrati sbarcati nel 1948 dalla nave Windrush. Prendono il nome da una produzione di Adrian Sherwood, Dub from Creation del 1978, su Hitrun (ectoplasma della On-U Sound), a cui aveva preso parte Crucial Tony.
«L’ho realizzata per divertimento con 200 sterline, l’occorrente per pagare i musicisti», dirà in seguito Adrian Sherwood. E con Dennis Bovell, sbigottito (prima di incontrare Mark Stewart), dietro al banco mixer, davanti alla fissazione di un adolescente bianco di “aggiungere eco”, “aggiungere riverbero”, e quella che sarà il “tropo” della On-U Sound, di spingere nei territori dell’assurdo, il missaggio allucinato dei maestri, Lee «Scratch» Perry e King Tubby.
Creation Rebel, si sono rimessi insieme durante il lockdown, a rompere un silenzio durato quarant’anni, praticamente un’epoca, e hanno tirato fuori la loro settima creatura, Hostile Environment.

«PER LO SCANDALO Windrush durante il governo di Theresa May», è pronto a giurare Adrian Sherwood. A cui fa eco il percussionista, Mr Magoo: «Siamo cresciuti in un ambiente ostile. Una volta, quando avevo all’incirca sette o otto anni, mentre camminavo con mia madre per le strade di W6 (un codice postale di Londra, nda), ci hanno inseguito con un martello al grido di negri bastardi. E non era inconsueto incorrere in queste aggressioni, perciò abbiamo chiamato questo album Hostile Environment, per raccontare quello che abbiamo vissuto e che viviamo».Un lavoro che: «si rivolge ai giovani, che non conoscono le radici»
È lui a portare in dote, Whatever It Takes («ad ogni costo»),che si (auto)compiace di un discorso generazionale per parlare di resistenza e «ontologia del dolore» (come direbbe Paul Gilroy), la traccia più orecchiabile. Nella sequenza dei brani, viene dopo This Thinking Feeling, che affonda dritto dritto nella memoria degli avi, roots. «L’album si rivolge alle giovani generazioni – precisa Crucial Tony – che non hanno consapevolezza delle radici». Allora è il caso di convocare sulla Terra un mito come Prince Far I per una combinazione a tre registri, il suo, il toasting di Daddy Freddy e il falsetto di Charlie Fox. Concettualmente, Hostile Environment mostra certamente una minore tensione verso la rottura di regole e convenzioni, attitudine predominante in Starship Africa, un oggetto di culto, dentro e fuori la On-U Sound, e soprattutto d’avanguardia nonostante sia stato pubblicato quarant’anni fa.

SI ATTENUA in Jubilee Clock (l’orologio eretto per i 50 anni di regno della Regina Vittoria), dissolvenza in moviola della storia monarchica nei fumi del dub, e riaffiora nello sbilenco Off The Spectrum, o in That’s more like it, di chiara provenienza allogena. Ma nel covo degli antesignani del futuro, sarebbe un ossimoro rimettere indietro le lancette. High Above Harlesden (1978- 2023), disponibile dal 29 marzo, è un cofanetto di 6 cds, che rende fruibile la discografia della band anche per i Centennials.