La parole «fine» è quella che ricorre più spesso: dal titolo dell’album, ottavo e ultimo dei Cranberries, In The End alle parole dei membri superstiti fino alla consapevolezza che, dall’uscita del disco in poi, non ci sarà più un futuro per la band irlandese. Ma la percezione di un qualcosa che non tornerà più è soprattutto nei testi scritti da Dolores: The Pressure, Got It ma soprattutto Catch Me If You Can sono disperate grida di dolore in musica, quasi un’epifania di quel tragico giorno del gennaio 2018 quando la cantante perse la vita.

Dolores O’Riordan

REGISTRATO fra giugno e dicembre del 2017, In The End, in uscita il 29 aprile su etichetta Bmg, vede la luce solo oggi dopo che il gruppo, in accordo con la famiglia di Dolores, è rientrato in studio per ridare vita al materiale inciso nei mesi precedenti, con tutte le difficoltà umane che questo ha comportato. Prodotto dal sodale Stephen Street, il disco, anticipato dal singolo All Over Now con l’inconfondibile sound della band, contiene undici tracce. «A fine febbraio dello scorso anno abbiamo preso in mano le tracce e controllato cosa avevamo negli hard disk», ricorda il batterista Fergal Lower: «Da un punto di vista emotivo è stato difficile gestire l’enorme carico emotivo. È stato molto complesso però abbiamo deciso di gestire la cosa in modo professionale e di creare il suono migliore possibile, soprattutto per lei. Dolores non ci sarà, non ci saranno immagini o video che la ritraggono perché senza di lei non sarebbe la stessa cosa. Nessuno di noi apparirà in un video ed ecco perché non ci siamo nella cover dell’album. Ci hanno addirittura proposto un tour con un’ologramma ma per noi è pura follia». Consapevoli dell’impossibilità di riproporre le canzoni dal vivo, Noel, Mike e Fergal sapevano che questo doveva essere un grande disco, se non il migliore: «La preoccupazione era di rischiare di distruggere l’eredità della band realizzando un album che non fosse all’altezza degli standard» ha dichiarato Noel Hogan, chitarrista e mente musicale della band.

«L’UNICO rimpianto è il sapere che Dolores non sarà più con noi a suonare e a fare musica. È lacerante ma dobbiamo accettare la realtà e sul nostro futuro, come singoli musicisti, ancora non sappiamo nulla. Non abbiamo nemmeno programmato un tribute concert con gli amici, per adesso giriamo il mondo per presentare In The End poi si vedrà».