Per gli amanti del teatro d’opera, lo scorso sabato 23 gennaio è stato un giorno importante. Di rinascita, verrebbe da dire, se questa locuzione non fosse già stata usata spesso nei mesi scorsi, ogni volta per propiziare un futuro di riapertura dei teatri che non è mai arrivato e per esorcizzare l’imbarazzo e la rabbia per un presente di abbandono nel quale l’intero settore dello spettacolo dal vivo è stato lasciato da un governo e da un ministro colpevolmente indifferenti. Dicevo: un giorno importante. Per due ragioni. LA PRIMA RAGIONE è che il più importante teatro d’opera italiano, il Teatro...
Visioni
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