Il contagio in Israele cresce con numeri vicini a quelli elevati di aprile. Eppure il ministro della sanità Yuli Edelstein esclude un nuovo lockdown nonostante il paese sia stato investito da una seconda ondata del coronavirus forse più insidiosa della prima. Nella riunione del governo di ieri ha prevalso il timore di infliggere un nuovo colpo all’economia in grande difficoltà. Anche le autorità palestinesi non parlano di chiusura totale. Hanno però ordinato l’isolamento completo, per alcuni giorni, delle città Hebron e Nablus, le più grandi della Cisgiordania, dove si registra il maggior numero di casi positivi. Le due popolazioni faticano...