Kianoush Jahanpour, portavoce del ministero iraniano della sanità, ha annunciato ieri all’agenzia Mehr che gli scienzati  ha messo a punto un farmaco che contiene i danni causati dal coronavirus nell’organismo. Si spera che sia vero perché, l’Iran, colpito duramente come l’Italia dal Covid-19, ha riferito ieri un nuovo drastico aumento di morti e contagi. I decessi sono saliti in un giorno da 514 a 611, mentre i contagi sono cresciuti da 11.365 a 12.729. La situazione più grave è a Teheran ma il governatore della città ha escluso l’isolamento della capitale. Di fronte alla gravità della situazione, il presidente Hassan Rohani ha rivolto ieri un appello ai leader regionali e internazionali a prendere misure collettive contro il coronavirus. E ha ricordato come le sanzioni contro l’Iran, attuate dagli Usa, stiano ostacolando la battaglia per fermare il contagio. Si muove anche la Siria. Il presidente Assad ha rinviato al 20 maggio le elezioni del 13 aprile ma non pare intenzionato a fermare l’ingresso a Damasco dei pellegrini iraniani in visita nei luoghi santi sciiti. Nel Rojava invece l’Amministrazione autonoma curda ha già chiuso le scuole e i transiti di confine.