I migranti li vedi a frotte con la spalla ricurva e il capo chino. Lungo la statale 106 gli agrumeti di clementine pullulano di raccoglitori nordafricani. Senza le braccia dei migranti gli agrumi della Sibaritide, vanto dell’area, rimarrebbero a marcire sugli alberi. Ti aspetteresti un encomio o, perlomeno, il doveroso rispetto dalle istituzioni locali. Una nave mercantile con un centinaio di migranti arriverà stamane nel porto di Schiavonea, a Corigliano Calabro, alto Jonio cosentino. Lo sbarco avverrà alla vigilia dell’approdo turistico programmato da Costa Crociere.

La nave si fermerà a un miglio dal porto e i mezzi della capitaneria effettueranno il trasbordo. La prefettura di Cosenza sta coordinando le attività di soccorso. Per l’arrivo dei migranti sono state allertate le forze dell’ordine, la capitaneria, il 118, la protezione civile e le associazioni di volontariato. Invece il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, ex Msi, già deputato di An ora vicino a Fdi, è tutt’altro che pronto all’accoglienza: «Per quel che ci riguarda, non garantiremo nessuna assistenza a terra per le previste operazioni di sbarco. Corigliano e la Sibaritide non sono assolutamente in grado di poter sopportare ulteriori sbarchi di migranti».

Più importanti i turisti di Costa Crociere: «La destinazione dell’area portuale ad attracchi di navi carretta con a bordo profughi ed immigrati ha svilito e svilirebbe la naturale destinazione della stessa con conseguenti e irreparabili danni alla economia del territorio». E ancora: «Cosa ne sarà per i tanti turisti che saranno costretti ad approdare in zona invasa da imbarcazioni, le cui condizioni igienico-sanitarie sono facilmente immaginabili?». Non pago Geraci infine invita a una crociata: «Da questo momento in poi la città di Corigliano intraprenderà tutte le più forti azioni di protesta, in sinergia con altri sindaci».L’invito di Salvini («i migranti non accoglieteli») ha così un primo arruolato.

Un centinaio di chilometri più a sud, a Crotone, vanno in scena le ronde di Forza Nuova. Armati di bandiere tricolori e casacche color blu mare un manipolo di baldi giovanotti ha così cacciato gli immigrati di fronte l’ospedale e sotto i portici del centro storico per evitare che «questi continuino a chiedere il pizzo alla gente perbene». Forza Nuova ha anche ottenuto un incontro con il prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, giudicato con entusiasmo: «Ci ha garantito l’intensificazione dei controlli nelle zone calde della città e ci ha assicurato lo sgombero dei parcheggi abusivi e la bonifica dei locali della stazione».