In tempi recenti stiamo sempre più assistendo a uno «de-sbiancamento» (De-Whitening) del mondo non solo dell’arte, ma della cultura in generale. Mentre del tutto auspicabile, non sempre tale movimento viene accompagnato da concreti contenuti.  Se non avere un artista nero nel parterre degli artisti rappresentati è diventato ormai quasi «inaccettabile» per una galleria – forse una mancanza di strategia finanziaria, visto quanto gli artisti e artiste non bianchi/e influenzano i valori del mercato dell’arte – non sempre, appunto, queste scelte vanno oltre interessi economici. E’ invece innegabile quello che, prima ancora di Achille Mbembe, Ngũgĩ wa Thiong’o indicava come via...