La classe media sudcoreana risparmia sulla beneficenza. I soldi non bastano. Colpa dei debiti delle famiglie e delle spese per l’istruzione privata dei figli. Le risorse diminuiscono e a farne le spese sono le associazione caritatevoli. Lo rivela un’analisi della Seul Welfare Foundation sui dati forniti dalla Beautiful Foundation, uno dei principali enti di beneficenza del paese. Se nel 2009 gli appartenenti al ceto medio costituivano il 58 per cento delle donazioni nel 2011 la percentuale è scesa al 51 per cento. Ha avuto ragione la presidentessa Park Geun-hye, prima donna a guidare il Paese, quando in campagna elettorale lo...