Pandemia, guerra e inflazione. Gli italiani mettono da parte il superfluo per concentrarsi sulle spese essenziali. Lo sostengono due ricerche dell’Ufficio Studi Coop condotti a dicembre 2022 su un campione rappresentativo e sulla community del portale «italiani.Coop».

Il 18% delle famiglie dichiara di aver fatto fronte a un disagio alimentare permanente nel 2022 (circa 9 milioni), 1 su 4 teme di non avere soldi per cibo, trasporto, abiti, scuola nel 2023.

Il 70% degli intervistati, se disponesse all’improvviso di 10 mila euro, li metterebbe subito nel salvadanaio. Per far fronte all’aumento dei prezzi l’80% del campione cambierà le abitudini alimentari orientandosi verso diete più salutari e senza carne e «zero waste».

Si tende a voler cambiare gli elettrodomestici più vecchi ( 29%) e si rinvia l’acquisto della nuova auto (il 35% vorrebbe ma non l’acquisterà). La casa resta una priorità. L’inflazione dei beni alimentari lavorati resterà elevata (+6,7%), si ridurranno i volumi acquistati nella grande distribuzione (-0,9%) e si temono ricadute sull’occupazione.