La volontà popolare crea qualche grattacapo almeno alle oligarchie che governano l’industria agroalimentare. Il caso esemplare destinato a fare scuola riguarda l’olio di palma che gode di pessima fama per via della sua nocività (contiene grassi saturi in eccesso) e perché è considerato uno dei principali responsabili della deforestazione (ogni anno sparisce un milione di ettari di foresta per produrre 60 milioni di tonnellate di olio di palma, principalmente in Indonesia e Malesia). Un impatto insostenibile – anche per le strategie di marketing – che ha costretto le industrie a correre ai ripari per non compromettere l’immagine dei prodotti più...