Sembra proprio che il Def non conterrà il quadro programmatico. Per giustificare questa grave carenza il governo ricorre al mancato perfezionamento del nuovo Patto di stabilità europeo, nonché agli effetti indeterminati del superbonus edilizio che non consentirebbero di calcolare l’impatto sui conti pubblici, e sul debito in particolare. In realtà si tratta di scuse e reticenze per coprire una strutturale incapacità di programmare. Al netto della ingiustificata registrazione nella precedente manovra del peggioramento del deficit, che nel 2023 è passato dal 5,3 al 7,2% del Pil, le stime per il 2024 prevedono, secondo alcuni istituti, un deficit intorno al 4,3...